Anche l’Epicentro Giovanile è stato presente alla GMG di Lisbona: Chiara, Matteo e Giuseppe hanno vissuto questa straordinaria esperienza e questa è la testimonianza di Giuseppe.
Ed eccomi qui a parlare di questa GMG 2023 appena passata a Lisbona; avrei moltissime cose da dire ma cerco di mantenermi sull’essenziale senza dilungarmi troppo.
Sicuramente non posso che partire dal capire cos’è stata realmente questa uscita fuori porta… Un viaggio spirituale? Una semplice esperienza all’estero o un modo per uscire dal quotidiano e provare qualcosa di unico?
Alla partenza non avevo aspettative e quasi non sapevo neanche cosa fosse questa GMG. Proprio per questo la definirei come un libro; uno di quelli di cui leggi solo il titolo e subito ti attira per l’idea che ti crei in testa, ma non sai realmente di cosa tratta; un libro da riempire giorno dopo giorno con esperienze che solo chi le vive le può capire.
La GMG per me è stata: condivisione, riflessione, adattamento, inclusione e soprattutto divertimento con una dose di amore che non guasta mai.
Ritrovarsi in un paese che non è il tuo, con gente che proviene da tutto il mondo e spesso non parla neanche l’inglese, e allo stesso tempo condividere momenti spirituali con il Papa o di semplice quotidianità è una cosa alla quale non si è proprio abituati e lì di certo non hai il tempo per farlo. Improvvisare balletti o canzoni con gente che neanche conoscevi ma che era lì per il tuo stesso motivo creava un’intesa inspiegabile, e vi assicuro che tutto questo era essenziale per ingannare il tempo davanti alle chilometriche file dei ristoranti dove passavamo anche più di due ore.
Degno di nota è sicuramente il “patriottismo improvviso” che saliva a noi italiani alla sola vista di un cappellino, una bandiera o una semplice scritta in italiano. Bastava semplicemente che qualcuno facesse scattare la scintilla che si passava da Domenico Modugno e Venditti al nostro amatissimo inno d’Italia e in una frazione di secondo i viali di Belem, principale quartiere di Lisbona, venivano inondati dalla nostra fierezza italiana.
Per concludere vorrei dire che, come per ogni esperienza di qualsiasi tipo, la cosa più importante resta sempre la compagnia che ti circonda. Ho intrapreso questo viaggio praticamente a vuoto sotto questo aspetto visto che inizialmente non conoscevo quasi nessuno; ma lo scopo principale della Giornata Mondiale della Gioventù è proprio quella di metterti nelle condizioni di socializzare, aprirti con gli altri e fare in modo che tu non possa mai dimenticare ciò che vedi e senti.
Auguro a chiunque avesse la possibilità di fare una GMG di cogliere questa occasione perché vi assicuro che non ve ne pentirete.
P.S.
Ah non vi dimenticate mai: Esta é a juventude do Papa!
Giuseppe Villani