Si è concluso questa sera il viaggio in Sicilia iniziato il 1 agosto. Un’esperienza bellissima, forse tra le più belle organizzate finora. L’idea di una tale esperienza nacque un anno fa quando partecipammo al matrimonio dell’ex segretario nazionale di Missio Giovani Alex Zappalà. In quell’occasione decidemmo di trascorrere due giorni a Brancaccio per rendere omaggio al Beato Pino Puglisi nel 25° anniversario della sua morte. Fu proprio Alex a proporci di vivere un’esperienza più lunga sui passi delle vittime della mafia toccando diverse città. Insieme pensammo a Catania, Agrigento e Palermo. Anzitutto sento di dire di aver scoperto una terra meravigliosa popolata da gente fiera, simpatica, accogliente e generosa; una terra con le sue contraddizioni, ricca di storia, arte, cultura, violentata dalla presenza della mafia, impreziosita dai tanti martiri che hanno dato la vita per la giustizia.
Il nostro cammino è partito da Mascalucia in provincia di Catania dove siamo stati ospiti dei padri missionari del PIME e il primo a parlarci del sistema di potere della mafia è stato P. Marco. Nel pomeriggio del 1 agosto siamo saliti sull’Etna per visitare i crateri Silvestri. Giorno 2 mattina abbiamo visitato la città di Catania e nel pomeriggio ci siamo trasferiti ad Agrigento dove abbiamo visitato subito la valle dei templi. Il giorno successivo abbiamo incontrato il Cardinale Francesco Motenegro che ci ha accolti con tanta semplicità intrattenendosi con noi oltre un’ora. Successivamente, insieme a don Giuseppe Livatino, postulatore della causa di beatificazione del giudice Rosario Livatino ucciso dalla mafia nel 1990, ci siamo recati anzitutto a visitare la stele eretta sul luogo dell’omicidio del giudice. Lì abbiamo incontrato anche Enzo Gallo cugino di secondo grado del giudice e referente dell’Associazione Amici del Giudice Rosario Livatino che ci ha accompagnati poi al cimitero di Canicattì dove abbiamo visitato la tomba del Servo di Dio. Nel pomeriggio di giorno 3 ci siamo trasferiti a Palermo e giorno 4 mattina abbiamo visitato la casa museo del beato Pino Puglisi. In seguito abbiamo partecipato alla celebrazione eucaristica nella Parrocchia che fu di don Pino e subito dopo abbiamo fatto visita sia alla tomba di don Pino in cattedrale sia alla tomba di Giovanni Falcone e poi abbiamo visitato il centro storico di Palermo. Per finire ci siamo recati a Via D’Amelio per ricordare il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta. Giorno 5 abbiamo visitato il duomo di Monreale con i suoi splendidi mosaici per poi far visita al monumento nei pressi dell’uscita autostradale di Capaci in memoria del giudice Giovanni Falcone, di sua moglie e della scorta. Percorrendo un breve tratto di strada siamo arrivati a Cinisi per far visita alla casa museo di Peppino Impastato incontrando in seguito anche suo fratello Giovanni. Nel pomeriggio di giorno 5 abbiamo fatto visita a Padre Miguel Angel Pertini parroco del quartiere ZEN di Palermo. Siamo tornati tutti molto contenti per l’esperienza vissuta, più ricchi, più consapevoli e fermamente decisi a ripeterla il prossimo anno.