Un’altra bellissima lettera di Mauro
Un’altra bellissima lettera di Mauro

Un’altra bellissima lettera di Mauro

DSC_4153Care amiche e cari amici,
cammina, cammina i miei sandali mi stanno abbandonando. Sono con me dal luglio 2010 ma da quando sono a Cotiakou, sono diventati miei compagni di vita nel quotidiano. Come era logico, li ho sistemati con tre chiodini; qui non si butta via niente, figuratevi se butto dei sandali di ottima qualità e pagati cari, ben sapendo che qui non posso trovarne di altrettanto buoni.
Naturalmente non vi dico questo perché organizziate una colletta in mio favore per l’acquisto di nuove calzature. Il senso è che stiamo facendo tanta strada qui a Cotiakou. Passo dopo passo, stiamo camminando su questa Terra che ci ospita, lentamente stiamo passeggiando mano nella mano con questa gente che ci accoglie ogni giorno. Ed è bello sapere che l’altra mano ce la tengono stretta gli amici di sempre, i tifosi della missione e quelli che vorrebbero ma non possono. Il buon Dio, con due mani, ci spinge ad andare; io personalmente non ho capito dove mi spinge ma intanto vado. La strada si apre percorrendola e dico questo avendo bene davanti agli occhi i sentieri che nella savana vengono aperti da piedi instancabili, che vanno sempre da qualche parte anche se a noi sembra che vadano nel nulla.
Colgo l’occasione di questa email, per ringraziare di cuore chi è venuto a camminare un po’ con noi durante le festività natalizie. Don Nico, Martina, Rino, Ruggiero e Valeria avranno ancora negli occhi le immagini di questo loro viaggio e sicuramente saranno presi dal raccontare le loro emozioni e sensazioni, belle e brutte, che il loro stare a Cotiakou ha potuto regalargli e qui sicuramente conserviamo un bel ricordo del loro soggiorno. Grazie anche a chi da lontano, ha tenuto a farci gli auguri di Natale e di buon anno.
Qui la vita scorre serena tra le tante attività della parrocchia, della scuola, dell’internato e del cantiere ormai avviato per la costruzione delle tre aule che mancano alla copertura dell’intero ciclo della scuola primaria. Capirete che non ci annoiamo poi tanto. I venti di malattie e guerre soffiano fortunatamente sempre lontani dal Benin anche se sapere della tanta sofferenza che il fondamentalismo religioso provoca ancora oggi nel mondo ed in particolare ai nostri fratelli nigeriani non mi permette di dire che sono tranquillo. Non è giusto, non è umano, non è Regno di Dio. Che mondo stiamo costruendo? Soprattutto che mondo vogliamo? Credo siano domande che dovremmo porci ogni giorno per poi agire di conseguenza.
Stavolta non mi dilungo oltre.
Chiudo facendo a tutti voi, ai vostri cari, alle vostre comunità, i migliori auguri per questo anno nuovo.
Un abbraccio fraterno,
Mauro da Cotiakou.

NB non mandatemi scarpe!